domenica 19 ottobre 2025

QUANDO LA MADRE DI DIO DECISE DI FERMARSI A JADDICO

 13 Settembre 2025 Testimonianza pubblica sugli avvenimenti straordinari accaduti nel 1962-63

 


    Il 7 settembre, ecco questo ci è sembrato il giorno giusto per rendere a Jaddico la testimonianza dei fatti accaduti nel 1962-63. 

Quale giorno migliore. In questa data, nel 1962, Maria, la Madonna, decide di scendere sulla terra e presentarsi a Teodoro, e lui impreparato di doversi trovare davanti a questa presenza, non regge il momento, si sente male, così si legge nella testimonianza di Giuseppina moglie di Teodoro, sviene, ma prima di tutto questo ascolta le parole che la Madonna gli dice: “Figlio mio tutto ciò che tu vedrai, non possono vedere anche gli altri, cerca dell’acqua mia e la troverai.”

    Due sono gli elementi contenuti in questa frase:

- Maria che si presenta come Madre della Chiesa (figlio mio), e

- cerca l’acqua. La troverai. Non un’acqua qualsiasi, ma “l’acqua mia”.

    Il Concilio, che andava avanti, ancora non si era espresso, ancora non aveva messo in risalto la figura di Maria quale Madre della Chiesa, ma la Madonna più volte, già nel 1962 e nell’anno a seguire, in sogno e anche di persona si rivolge a Teodoro chiamandolo “figlio mio”.

L’acqua ad oggi è un problema, perché si trova sotto il ponte della superstrada la cui manutenzione è seguita dall’Anas; si trova alla base del letto del canale Giancola, la cui manutenzione è tenuta dall’Arneo di Nardò.

Teodoro non si era preoccupato di questi limiti, i pellegrini scendevano giù, sotto il ponte. L’acqua c’era.

Ora i pellegrini non possono accedere sotto il ponte per i motivi che ho appena indicato. L’acqua stenta ad arrivare.

Una questione di responsabilita, di competenze, di autorizzazioni da ottenere.

    A Brindisi sta sorgendo una piccola Lourdes”, questo si leggeva in quei primi anni su “Oggi Illustrato” a firma di Giorgio Gatta. Un settimanale a tiratura nazionale.

    Ma torniamo alla testimonianza.

Si è pensato poi di spostare di una settimana la data della testimonianza dei fatti accaduti a Jaddico, perché coincideva con la festa patronale e quindi si è deciso per il 13 settembre.

Dopo la messa delle 18.30, un discreto numero di persone erano presenti all’incontro. L’incontro è andato avanti anche con l’aiuto di antiche foto proiettate su un telo, e brevi filmini.

E’ stato necessario rispettare gli orari che erano stati stabiliti, e così dopo 42 minuti si è data conclusione alla testimonianza. Molti dei presenti si sono lamentati del fatto che la testimonianza non è stata completata a causa di mancanza di tempo. Il livello di attenzione dopo tanto tempo era ancora alto. Così facendo si è potuto lasciare un tempo anche ai presenti affinché potessero fare domande al riguardo.

    Si pensa di ripetere la testimonianza fatta il 13 dello scorso mese, dando alla stessa un tempo più ampio.

Nella registrazione che è stata fatta e che viene allegata in questa pagina manca proprio la prima parte che qui di seguito viene riportata, con la quale si da introduzione:

    “Quella di Jaddico è una storia bella, è una storia d’amore, perché come Teodoro dice, Lei è bella, anzi è bella – è bella – è bella.

E Lei, la Madonna, scende sulla terra per amore, per dare seguito ad un disegno di Dio, per unire, ancora una volta, il cielo alla terra." 


Registrazione audio
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Ulteriore riflessione
" La storia di Jaddico è senz’altro intrecciata con quella del Concilio Vaticano II.

Date che si rincorrono.

- Il primo sogno fatto da Teodoro, dove la Madonna lo invita a Jaddico, è dell’11 agosto 1962, il Concilio si apre: l’11 ottobre 1962. Esattamente due mesi dopo.

- La chiusura del Concilio avviene l’8 dicembre 1965 giorno in cui la chiesa di Jaddico viene benedetta dal Vicario dell’epoca, Mons. Armando Franco. Non viene benedetta dal Vescovo Margiotta, il quale è un Vescovo conciliare e in quel momento si trova a Roma.

Nel Concilio viene messo in evidenza la figura della Madonna come Madre della Chiesa e al nostro Santuario in quell’8 dicembre 1962 viene dato il titolo di Maria Madre della Chiesa.

Quante volte la “Madre della Chiesa” rivolgendosi a Teodoro lo chiama “figlio mio”. Nei sogni fatti da Teodoro la Madonna continuamente si rivolge a lui in questo modo.

I due parlano di una costruzione e Teodoro mostra la sua fragilità:

- Speriamo che la Madonna mi dia la forza e la possibilità di finirla.

In risposta la Signora appoggiandogli la mano sulla spalla, gli dice:

- Non ti preoccupare “figlio mio”, tu credi che la Madonna non ti aiuterà?, ovunque andrai ti proteggerà e il suo aiuto non ti mancherà mai.

Si può raddrizzare un albero quando è giovane, perché poi con il passare degli anni, il legno diventa duro e non puoi più aggiustare la sua forma.

Teodoro, ormai cinquantenne era il legno duro sul quale la Madonna ha lavorato e lui si è reso morbido, non ha posto resistenza e si è fatto raddrizzare.

Se andate a Roma andate a visitare la chiesa di Santa Maria della Vittoria al cui interno troverete l’opera meravigliosa realizzata dal Bernini. Lo scultore è partito da un blocco di marmo e con tanta pazienza e con la tecnica del levare e con martello e scalpello, ha tolto i pezzi e i frammenti di marmo che bloccavano al suo interno l’opera, fino ad ottenere un risultato che è una vera opera d’arte, fino ad ottenere ciò che va sotto il nome di “Estasi di Santa Teresa d’Avila”.

Un lavoro questo che i critici d’arte indicano come un vero capolavoro.

Teodoro, l’uomo vecchio, si trova chiuso, si trova imprigionato all’interno di un blocco di marmo. Questa volta però di lui si è interessato lo scultore divino: la Madonna.

Ma quanta pazienza ha avuto la Madonna!, ma quanta abilità, quanta maestria questo Scultore.

Dall’altra parte Teodoro si è reso mansueto, si è lasciato plasmare, si è reso obbediente, così come la Madonna ha voluto.

A questo punto Teodoro è come se uscisse di scena, si mette da parte, ama il nascondimento, non chiede nulla per sé, ad imitazione della Madonna ama il silenzio.

Chi aveva in passato subito qualche torto da Teodoro ne approfitta, lo schernisce, lo offende, lo mette alla berlina, e lui rimane in silenzio.

Teodoro era diventato obbediente ai suggerimenti che la Madonna gli dava. L’uomo vecchio non esisteva più, solo l’uomo nuovo."


Inizio carosello Immagini
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