domenica 16 novembre 2025

Arcidiocesi Brindisi - Ostuni avvia I Sessione causa di Beatificazione del Servo di Dio Teodoro D'Amici (rassegna Stampa)

13 novembre 2025 al Santuario di Jaddico Avvio Processo di Beatificazione e Canonizzazione di Teodoro D'Amici "Servo di Dio"

 





Di seguito una rassegna stampa sull'evento del 13 novembre 2025: " I Sessione della Causa di Beatificazione del Servo di dio Teodoro D'Amici)  presso il Santuario Maria Madre della Chiesa Jaddico - Brindisi

Chiesa di Brindisi-Ostuni. Via all’inchiesta diocesana sulla fama di santità di Teodoro D’Amici

"La liturgia dei Vespri della Quarta settimana ha introdotto giovedì scorso, nel santuario di Maria Madre della Chiesa in contrada Jaddico a Brindisi, la sessione di apertura dell’inchiesta diocesana sulla vita, le virtù e la fama di santità del Servo di Dio Teodoro D’Amici."

"Un laico che - dopo le apparizioni verificatesi tra il 1962 e il 1963 -, ha fondato e realizzato quel santuario mariano, il primo dedicato a Maria Madre della Chiesa dopo la definizione di quel titolo mariano nel Concilio Vaticano II.


Col giuramento dell’arcivescovo di Brindisi-Ostuni, mons. Giovanni Intini, del postulatore, prof. Romano Gambalunga, del vicepostulatore don Claudio Cenacchi, e dei membri del tribunale costituito dal delegato episcopale, don Giuseppe Pendinelli, dal promotore di giustizia mons. Pio Realino Conte e dal notaio Vito Colaianni, è stato ufficializzato un itinerario che ha nelle sue date più significative quella del 3 agosto scorso quando fu pubblicato l’editto sull’avvio ufficiale della Causa di beatificazione e canonizzazione, dopo che la Conferenza episcopale pugliese il 14 settembre 2023, aveva concesso il nulla osta al presule diocesano. L’8 dicembre 2022, Solennità dell’Immacolata Concezione e giorno antecedente l’annuncio del cambio di guida in diocesi, invece, era stato mons. Domenico Caliandro a rendere noto il proprio decreto sui fatti accaduti a Jaddico nel 1962 e 1963, da ritenere veri e soprannaturali.

Nel suo breve intervento, il postulatore ha confermato quanto riferito giorni prima in un’intervista circa gli aspetti più significativi, nella vita di D’Amici, che testimonierebbero la sua santità. «Da un lato una persona molto umile, semplice, trasparente e docile alla Chiesa in ogni momento e rispetto a un fatto che era estremamente delicato per la sua portata soprannaturale - ha detto Gambalunga -. Teodoro mai, né si propose, né si nascose, né fece questioni di sorta, una volta avvenuto quest’incontro con Maria. Un altro aspetto è la conversione profonda, spirituale e radicale di vita; la presenza assidua e nascosta al santuario, mettendosi completamente al servizio dei pellegrini, senza protagonismi o vantaggi personali, ma continuando a vivere la sua vita di laico, credente, lavoratore, marito, padre di famiglia. Tutto a partire da una profonda, costante immersione nella preghiera, in un dialogo personale con Maria e con Gesù. Un aspetto che assolutamente risalta - ha osservato ancora - è che il cambiamento di Teodoro fu colto da tutti, ma non perché iniziò a fare cose diverse, a parte la costruzione e la frequentazione del santuario, quanto piuttosto perché in quel cambiamento, si notò un riflesso luminoso in un sorriso, in una mitezza e soprattutto in una perseveranza a tutta prova. Egli perseverò fedele a quella parola ricevuta. La tipologia della sua santità la inserirei in quella distinzione che fa von Balthasar fra una santità che Dio offre e presenta alla Chiesa tramite una fama travolgente, evidente che non si può non notare e un altro tipo, che sarebbe più affidata alla responsabilità dei pastori e della Chiesa nel suo ruolo di Maestra, madre che nutre i suoi buoni figli. In questo secondo tipo di santità, indicata dalla Chiesa di Brindisi-Ostuni, c’è una persona, guardando alla quale si può ricevere un grosso stimolo nel nutrire la propria vita di fede e perseverare in essa»."

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"La comunità dei Carmelitani Scalzi di Jaddico e l’intera Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni si preparano a vivere un momento di grazia e di grande significato ecclesiale: l’apertura ufficiale del processo diocesano per la beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio Teodoro d’Amici.


La prima sessione sarà presieduta da S.E. Mons. Giovanni Intini, Arcivescovo di Brindisi-Ostuni, giovedì 13 novembre 2025 alle ore 18.00, presso il Santuario di Santa Maria Madre della Chiesa a Jaddico (Brindisi).

L’inizio di questo cammino rappresenta un passo importante per riconoscere la santità di un uomo che ha vissuto il Vangelo con autenticità, lasciando un segno profondo di fede, preghiera e servizio nella Chiesa e nella comunità carmelitana.
Tutti i fedeli sono invitati a partecipare a questo evento di Chiesa, nella gioia e nella preghiera, affinché il Signore accompagni con la sua grazia l’opera di discernimento avviata."

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da Antenna sud YouTube





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Dal Quotidiano di Puglia

Beatificazione e canonizzazione, Monsignor Intini apre il processo sul vigile urbano D’Amici protagonista della apparizioni a Jaddico


Miracolo nel Santuario di Jaddico, il vescovo: «Vere le visioni di D'Amici» 8 dicembre 2022






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Preghiera di Beatificazione del Servo di Dio Teodoro D’Amici

Sii benedetto Dio,
Padre del Signore nostro Gesù Cristo.
In Lui ci hai scelti per essere santi, quali figli adottivi,
secondo il tuo disegno d’amore.
In Lui, servo obbediente, oggi mandi i tuoi servi
ad annunciare e a vivere la Parola di salvezza
per riunire i commensali al banchetto del Regno.
In Lui, nato dalla vergine Maria,
hai illuminato Teodoro chiamandolo alla fede
che si rende operosa per mezzo della carità,
nella piena partecipazione alla vita della Chiesa,
nella preghiera e nell’apostolato
e lo hai reso testimone umile del tuo amore.
Fa’ che anche noi come Maria, Madre della Chiesa, siamo portatori di Cristo ai fratelli.
E concedici, nella comunione dei santi, insieme al tuo servo Teodoro,
la grazia necessaria alle nostre vite (…),
e per la gloria del tuo nome, la sua beatificazione.
A Te la lode nei secoli. Amen.


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