mercoledì 13 luglio 2022

Jaddico "Dio non ragiona come gli uomini" Un pensiero di Tonino D'Amici

 Da WhatsApp pensiero del giorno di Tonino D'Amici

"Il Signore del cielo e della terra ha nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le ha rivelate agli umili".

Così dice il brano del vangelo di oggi:

Buona giornata 🤗🙏🏻

Dal Vangelo secondo Matteo

Mt(11,25-27)

 In quel tempo Gesù disse:

«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza.

Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».

..ma sembrava nessuno lo vedesse.

Si passava dalla strada litoranea, prima che venisse costruita la vicina superstrada, ma tutti per secoli lo hanno ignorato.

Serviva un "piccolo", così come dice il brano del vangelo di oggi.

Serviva una persona che così come.la Madonna ha fatto dicesse si. Ed ecco uno stralcio di un vecchio scritto che trattava la sospirata acqua di Jaddico:

Provo gioia e qualche volta anche stupore. Stupore perché quel muro non serviva a niente e forse più a nessuno, un muro inutile, scartato anche dai “costruttori”. Tutto era crollato intorno ad esso e presto, come sappiamo (vedi diario di Giuseppina Cassano, moglie di Teodoro - sogno del 30 settembre 1962), non sarebbe rimasto più nulla, nemmeno lo stesso muro.

Ma Dio non ragiona come gli uomini.

Se da una parte l'uomo scarta e getta via, dall'altra Dio recupera e lo fa diventare testata d'angolo, lo fa diventare un oggetto prezioso. Prezioso anzi preziosissimo, infatti Alberto Del Sordo, Servo della Madonna, ci dice che un oggetto prezioso va protetto e va conservato dentro uno scrigno; e questo è quello che è accaduto qui a Jaddico.

Il nostro oggetto prezioso è il “Muro” e intorno ad esso hanno costruito una chiesa. Ecco lo scrigno.

Ma c'è un'altra pietra che era stata rifiutata e che la società aveva scartato.

“Proprio a lui? - si diceva in città - proprio lui doveva vedere la Madonna?”.

Invece Dio, attraverso la Madonna, aveva visto in quell'uomo, in Teodoro D'Amici, la pietra d'angolo.

Dio aveva ritenuto che Teodoro fosse la pietra che era in grado di reggere il peso che Lui voleva dargli ed è per questo che, attraverso la Madonna, gli chiede di costruire una chiesa: “Coprimi ho freddo” dirà in sogno la Madonna a Teodoro. (vedi diario di Giuseppina - sogno del 6 settembre 1962).

Ed infine una testimonianza su Teodoro D’Amici ci arriva da Padre Innocenzo Parente che come sappiamo è stato il Padre Provinciale dei Carmelitani Scalzi, quando il Santuario è stato appunto a loro affidato, ed in un momento successivo è stato il Rettore del Santuario di Jaddico.

Abbiamo già detto che Teodoro era uomo silenzioso, ed aggiungiamo ora che amava il nascondimento e per questo motivo non si metteva mai in prima fila.

Padre Innocenzo, su Teodoro D’Amici scrive così:

Egli parlava, però, e in modo più efficace, parlava il suo comportamento.

Il silenzio di cui parlavo sopra, non era taciturnità, ma espressione di un cuore che - come quello della Vergine Maria, custodiva gli eventi provvidenziali, di cui era stato testimone e a lui consegnati.

L'espressione del suo viso era serena e si accompagnava ad un lieve sorriso che lo illuminava e lo rendeva amabile. Tutta la sua persona ispirava fiducia e rispetto.

Ho potuto sempre ammirare grande umiltà e distacco da se stesso.

Ricordo che quando si era da Mons. Todisco, nei giorni in cui il Santuario ci veniva affidato, gli interlocutori erano altri Servi della Madonna, mentre lui restava in secondo piano, assentendo a quanto questi dicevano e contento solo che, finalmente, arrivavano i Padri.

Ed ora, dopo aver letto il pensiero di Padre Innocenzo su Teodoro D’Amici, concludo con un ultimo pensiero, il mio.

Tante volte ho pensato al pennello della persona che secoli fa, ha affrescato il quadro della Madonna di Jaddico. Non sapremo mai chi è stato l’autore, ne lui ha mai potuto immaginare che il suo lavoro avrebbe avuto vita nei secoli, ne avrebbe potuto mai immaginare quel che sarebbe successo qui a Brindisi, a partire da una notte d’estate, da quella notte in cui la Madonna si è rivelata a Teodoro.

Sono sicuro che ora lui sa tutto , perché, sempre in una notte d’estate, quando Teodoro è morto, i due si sono incontrati e, mentre assieme passeggiavano, tenendosi sottobraccio l’un l’altro, hanno chiacchierato e hanno pianto di gioia.

 

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Grazie Tonino, la Mamma Celeste ti assista in questo momento🙏🙏🙏



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