sabato 20 agosto 2022

Oggi 60 anni: ILLUMINAZIONE DEL MURO DI JADDICO – 20 AGOSTO 1962


ILLUMINAZIONE DEL MURO DI JADDICO 20 AGOSTO 1962


Teodoro continuerà a sognare la Madonna che lo invita ad andare a trovarla a Jaddico, ma procediamo con ordine.

Alla vigilia dell’Assunta, al ritorno da Jaddico, ormai è tardi, Teodoro va a letto. Sono circa le due del mattino e sogna: “Madonna mia, sei stata contenta? Vuoi altri fiori e candele (ceri), a mezzanotte? Per il giorno 20? te li porterò Madonna mia”.
Giunto giorno 20, Teodoro chiede ancora una volta ad Elvio Martinelli di accompagnarlo a Jaddico. L’amico che abita al primo piano della palazzina dove vive Teodoro, un tecnico/disegnatore della Montedison che era stato compare di Comunione e Cresima del figlio, cioè di Tonino.
Ma Elvio declina l’invito e ha un ottimo alibi: i suoceri che vivono a Bari sono venuti in visita a Brindisi e dormono nella sua casa costringendo lui e la moglie Maria Moretti a dormire nella casa di Tina, figlia di Teodoro.
Elvio ora sa che accettare l’invito di Teodoro vuol dire lasciare la città ed entrare in un tratturo di campagna e raggiungere il luogo dove c’è il muro con l’icona della Madonna, a quell’ora di notte, circondato da un canneto e da così tanta vegetazione da inghiottire la macchina di Teodoro rendendolo vulnerabile nel caso ci fosse stato qualche male intenzionato. 
E poi in quel posto i brividi attraversano la schiena. Tutto si mescola: il gracidare delle rane, l’abbaiare lontano dei cani, il frinire dei grilli, il vento che muove le foglie che a loro volta non rimangono silenziose, il rumore delle macchine che attraversano la vicina litoranea e poi scompaiono. E non era certo un segreto che la zona fosse infestata da “scursuni”. E’ più prudente declinare l’invito pensa il Martinelli.

I suoceri di Martinelli dormiranno in casa dello stesso Martinelli, al primo piano, invece Martinelli e la moglie Moretti Maria dormiranno al piano terra dove insistono due appartamenti, quello di Teodoro e quello della figlia Tina, che è ammobiliato, non abitato, perché Tina vive a Taranto dove il marito lavora. I due appartamenti sono comunicanti tra di loro attraverso il cortile.
E’ estate, siamo in agosto, fa caldo, le porte dei due appartamenti dal lato del cortile rimangono aperte.

Dal diario di Giuseppina:

Teodoro giorno 20 invitava nuovamente il signor Martinelli a recarsi sul luogo. Martinelli si rifiutava, trovando delle scuse. Io intervenni e mi prestai di accompagnarlo. Facemmo tutta la strada in silenzio, e giunti sul posto, Teodoro scese per deporre i fiori e candele. Io rimasi nella macchina, improvvisamente vedemmo tutto il luogo illuminarsi di una luce indescrivibile con riflessi su tutta la campagna. Abbagliato dalla luce divina Teodoro si inginocchiò e piangendo disse:
Madonna mia dimmi cosa vuoi da me? tutto ciò che vuoi, mi farò servo tuo per accontentarti.” Questa luce durò circa 7 - 8 minuti, poi scomparve. Teodoro ritornava verso la macchina tutto affannato, sudato, quasi non poteva mantenersi in piedi e per 15 minuti rimase nello stesso stato.
Appena Teodoro sta un po’ meglio, appena si sente in grado di guidare la macchina i due rientrano in città. Entrati in casa, Giuseppina in fretta percorre per intero il proprio appartamento, attraversa il cortile ed entra in casa di Tina, dove Elvio e Maria beati dormono. Prende per i piedi Elvio, sveglia entrambi, ed inizia a raccontare.
Non si dorme più. È troppo grande quel che è successo, è una cosa che abbraccia il soprannaturale, quanto accaduto viene raccontato per tutta la notte.

Fonte: WhatsApp Tonino D'Amici gruppo "Servi della Madonna" Jaddico Brindisi 20 agosto 2022

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