martedì 23 gennaio 2024

23 gennaio 2963 dal diario di Giuseppina Cassano

Dal diario di Giuseppina 23 gennaio 1963
Dal diario di Giuseppina, moglie di Teodoro D'Amici. 

Giorno 23 gennaio 1963
Teodoro sogna di essere l’organizzatore di una grande festa che si teneva in una vasta sala. Molti erano gli invitati che accorrevano, e molti di essi giungevano senza alcun invito. Teodoro cominciava perciò a preoccuparsi temendo di non poter accogliere tutti. La sala infatti cominciava a gremirsi di gente tanto da non poterla più contenere agevolmente. In quel mentre al centro della sala, si fece notare una signora che parlando dolcemente a Teodoro disse: "Come mai non hai saputo regolarti nel prendere questo locale? Molta gente è ancora fuori che attende di entrare e molte altre persone verranno ancora anche dall’estero, come faranno ad entrare?"
Il giorno dopo, al mattino, Teodoro raccontò ai suoi familiari e ai suoi più vicini amici di Jaddico, il sogno che aveva fatto, poiché non riusciva lui stesso a dare una giusta interpretazione del sogno. Quella stessa mattina Teodoro si recò con alcuni suoi amici alla Curia Arcivescovile per dire loro che le fondamenta dell’erigenda Chiesa erano state ultimate e che presto avrebbero iniziato con la costruzione delle pareti perimetrali. Nell’osservare il progetto che Teodoro aveva presentato, la Curia ebbe da ridire sulla posizione del quadro della Madonna rispetto alle fondamenta, in quanto un domani a costruzione ultimata della Chiesa, detto quadro non sarebbe risultato al centro di essa. Mortificato per la grande spesa già sostenuta Teodoro decise nuovamente di rifare le fondamenta annullando le precedenti. Con le nuove fondamenti il quadro della Madonna fu posto a centro di esse ed inoltre così facendo la chiesa venne ad essere più spaziosa.
❤️🙏❤️❤️
Considero profetico questo sogno
Voglio sperare che in futuro la chiesa di Jaddico si riveli piccola, tanto da non poter contenere tutti i fedeli e pellegrini.
Mi aspetto grandi cose dall'acqua di Jaddico. "Verranno anche dall'estero."
Non è detto, è sicuramente sarà così, che noi vedremo tutto questo, io per primo.
Gli stessi Servi fondatori tanto non hanno potuto vedere. Il primo di loro, Mario Consales, che per me è la persona di riferimento assieme ad Alberto Del Sordo e naturalmente Teodoro, non ha visto nemmeno il convento che ospita i Padri Carmelitani.
All'epoca non era prevista nemmeno la casa di spiritualità della quale si iniziò a parlare solo nel 2000, anno "giubilare".
Quanto gli antichi Servi non hanno visto!
Quanto noi non vedremo!
"Non sai che verranno anche dall'estero?"
Si sono visti i primi arrivi, ma è solo un seme.
E le fondamenta.
Alberto Del Sordo fece notare a Teodoro che le fondamenta erano state scavate in maniera sbagliata.
Teodoro si arrabbio'.
Una iniziale previsione prevedeva la costruzione di una cappella, (cercherò di trovare una foto di questa primissima idea), invece ora si scava per costruire una chiesa, invece ora viene fuori che le fondamenta sono sbagliate, per cui gli scavi delle fondamenta di sinistra per chi entra in chiesa vengono chiuse e le fondamenta di sinistra vengono fatte ancora più a sinistra. Solo così l'affresco della Madonna con il Bambino viene al centro della chiesa.
Per tutto questo Teodoro va in Curia e li gli confermano che l'oggetto di culto, cioè che la Madonna, va posta al centro.
La spesa aumenta. Tutto aumenta.
Ora la chiesa diventa più larga, la profondità rimane la stessa.
E nonostante tutto "non sai che verranno anche dall'estero?".
(Invierò un breve articolo con il disegno della fondamenta che molti anni fa uscì si "Senza colonne".

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